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Montichiari, pieve di S. Pancrazio. Planimetria della chiesa e delle sepolture.
 
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Anni 1988-89

MONTICHIARI (BS) - Pieve di S. Pancrazio


Sepolture medievali

I lavori di sistemazione del cortile adiacente il lato S della pieve romanica, nel quale sondaggi precedenti avevano già individuato sei sepolture, hanno offerto l'occasione di completare l'indagine del settore meridionale del cimitero medievale che da vari indizi si intuisce esteso tutt'attorno alla chiesa.
Delle ventuno tombe complessivamente scavate (le due individuate dal sondaggio del 1986 sono state tralasciate perché difficilmente accessibili) soltanto sei erano integre (Tt. 8, 9, 12, 15, 18,20); le rimanenti apparivano variamente manomesse specie nella copertura dalle fondazioni di edifici postmedievali e da altre asportazioni.
Tutte le sepolture, salvo una (T. 21), erano orientate E- W ed erano irregolarmente allineate in file perpendicolari al fianco della chiesa, disposte su sei gradoni artificialmente intagliati nel pendio declinante a W.   Nonostante il fitto concentramento, quasi tutte le tombe erano infatti a diretto contatto, si avevano soltanto due casi di intersezione (Tt. 5, 6 e 21) il che fa supporre la presenza di segnacoli distintivi in superficie.
Sono stati riconosciuti tre tipi di strutture tombali:

1 - cassa in muratura con loculo rettangolare e copertura piana (Tt. 1-9, 19-21);
2 - fossa rivestita di ciottoli (T. lO);
3 - fossa in nuda terra (T. 11).

Le tombe del tipo 1, che avevano tutte il fondo in nuda terra, erano ulteriormente distinguibili per la varietà degli elementi costituenti i muri perimetrali: soli ciottoli (quattro tombe), ciottoli e bozze di medolo (otto tombe), sole bozze di medolo (sette tombe). Le coperture, solo nove delle quali erano conservate, impiegavano in sette casi macine in granitello viola intere o resecate e lastre di medolo, in due casi solo lastre.
Fra i diversi tipi di murature e coperture non sono state riscontrate associazioni ricorrenti, né pare che la varietà dei materiali trovi una qualche rispondenza nella sequenza stratigrafica delle sepolture che peraltro rimane ampiamente lacunosa. Solo nel settore W dello scavo è stato possibile infatti ricostruire una successione di una certa entità: alle tombe in fossa terragna 10 e 11 succedono in serie le Tt. 4, 5, 6 tagliate da T. 21 il cui carattere privilegiato è chiaramente dimostrato, oltre che dall'indifferenza per le sepolture precedenti e dall'anomalo orientamento N-S, anche dalla precisa corrispondenza con l'ingresso della chiesa.   A questa tomba si addossano le Tt. 3 e 2 che insieme alla T. 1 paiono essere le sepolture più tarde di questa parte del cimitero.
Ben poco c'è da dire delle inumazioni, in gran parte sconvolte, se non che nella Tt. 4 e 8 sono stati rinvenuti rispettivamente i resti di sei e quattro deposizioni.
Non sembra infine si possa avanzare alcun dubbio sulla cronologia bassomedievale delle sepolture che sono tutte stratigraficamente posteriori alla costruzione della pieve romanica la cui più antica attestazione risale all'anno 1172.

Andrea Breda

Lo scavo è stato eseguito dal Gruppo Archeologico Monteclarense nell'autunno 1989.


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